Gestisce due centri profughi: finisce in carcere per truffa e vendita prodotti destinati ai poveri

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Secugnago (Lodi) – Cristinziano Grazzani, 65 anni, presidente della onlus a pagamento ‘Sei per secu’, in carcere a Cremona da martedì mattina, è pronto a ‘spiegare’ tutto al gip di Lodi Alessandra Del Corvo. Intanto ieri mattina, durante l’interrogatorio di garanzia effettuato per rogatoria del gip di Cremona ha scelto però di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Insieme ad altre 11 persone, è accusato a vario titolo di associazione a delinquere dedita alla truffa, peculato, falso e illecita vendita ricettazione e riciclaggio di prodotti ortofrutticoli destinati alla distribuzione gratuita nel settore socio assistenziale. Un po’ come la Carita$ con i vestiti dei bidoni gialli.

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Cristinziano, conosciuto da molti come Tiziano, ha lavorato per una vita come autotrasportatore, ma da 40 anni è legato al mondo delle associazioni benefiche. Nell’ultimo anno si è specializzato, insieme al figlio Alfredo, della gestione di due centri di accoglienza profughi di Lodi, in via Selvagreca e nella frazione Olmo. “Mio padre è una persona fragile – spiega ‘Alfonso’, 37 anni, adottato 21 anni fa in Albania durante un viaggio di ‘solidarietà’ –. Non abbiamo sue notizie da quando, martedì alle 4.30, è stato portato via da casa. Sono convinto che sia stato raggirato. È una persona onesta, mi ha salvato la vita. Non smetterò mai di ringraziarlo. Aspettiamo solo che venga trasferito ai domiciliari. Nel calore della sua famiglia, sarà più facile affrontare questa storia”.

Secondo la Procura, la truffa milionaria sarebbe nata proprio dalla onlus di Secugnago. Dal magazzino di Codogno, nel polo industriale della Mirandolina, dirottava enormi quantità di frutta e verdura (circa il 90%) destinata gratuitamente al settore assistenziale e la rivendeva sul mercati italiano ed estero.




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