Carita$ piazza 20 pakistani davanti scuola elementare: li chiama profughi

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SAN QUIRINO (PORDENONE) – I finti profughi arriveranno anche a San Quirino, ospitati in un’abitazione privata, dal solito affarista.
Oggi il sindaco Corrado Della Mattia chiederà un incontro urgente con il prefetto, la solita Maria Rosaria Laganà, in cerca di case per finti profughi in tutta la provincia: «Siamo tutti contrari», ha fatto sapere dopo aver incontrato i capigruppo in Comune. Tutti. Cittadini compresi.

A dare la notizia al sindaco sono stati, ieri mattina, Andrea Barracchino, vicedirettore della Carita$ diocesana e presidente della cooperativa Nuovi Vicini, assieme al presidente della cooperativa Baobab di Pordenone. Le cooperative fanno parte della Ati, l’associazione temporanea di imprese che ha recentemente vinto il bando della prefettura di Pordenone per la gestione dei flussi migratori. Ci sono sempre questi affaristi, dietro l’invasione. Poi, ogni tanto vanno in galera, ma intanto fanno legalmente affari d’oro. Alle spalle dei cittadini.

I profughi verranno trasferiti in paese entro una decina di giorni e troveranno alloggio in un’abitazione di proprietà di alcuni privati, capace di ospitarne tra i 18 e i 20, in via Mason di fronte alle scuole elementari. Geniale.

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«Abbiamo informato il sindaco – ha spiegato Barracchino – che la Baobab ha già sottoscritto il contratto d’affitto con i proprietari dell’immobile, ma ci siamo anche ripromessi di confrontarci sui numeri dei profughi da inserirvi».
Si tratta di giovani fancazzisti pakistani. Scandaloso che noi si debba pagare la Carita$ perché mantenga giovani maschi pakistani!

«Che arrivino a San Quirino – ha minacciato Barracchino – è sicuro, ma sui numeri possiamo discutere». Parlano come boss. La Carita$ è un’associazione a…

Il sindaco: «Tutti presenti – ha quindi riferito Della Mattia al termine dell’incontro – si sono espressi per la contrarietà assoluta alla proposta della Carita$, insensata perché il luogo è inidoneo, data la vicinanza a una scuola e a pochi metri dal centro, e perché ci è stata catapultata addosso a cose già decise, a noi che siamo i rappresentati dei cittadini. In paese – ha aggiunto – la notizia si è già diffusa e il malcontento è enorme».
Non è stato gradito nemmeno il comportamento dei proprietari dell’immobile: “Siamo risentiti – ha sottolineato Della Mattia – anche perché era buon gusto sentire in via preliminare l’amministrazione». Quanto alle azioni da mettere in campo si è deciso di attendere l’incontro di domani con il prefetto. Poi in serata Della Mattia incontrerà di nuovo i capigruppo.

Alessandro Zanusso, segeratrio locale di Fratelli d’Italia, ha proposto una manifestazione di protesta davanti alla casa che ospiterà i profughi. «Ho già avvisato il nostro rappresentate regionale, Luca Ciriani, e ci stiamo organizzando» ha detto. «Non escludiamo nulla – ha spiegato anche il sindaco – Non vogliamo i profughi perché non condividiamo questo sistema disorganizzato, che non tiene conto del volere del territorio».