Gay comprano 3 bambine in Canada da 2 donne, il reality trash

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EMPOLI – Nei giorni del Family Day e dell’arrivo in aula del ddl Cirinnà, ecco il reality show trash “Di Fatto. Famiglie”, andato in onda sulla tv trash Real Time.
Tra le storie raccontate dal programma c’era anche quella di Simone Michelucci, origine di Limite sull’Arno, e del suo ‘compagno’ Roberto Guidoni, che hanno fatto battezzare le loro tre gemelline, comprate in Canada affittando una ‘mamma-forno’ e comprando gli ovuli da un’altra.

Ad organizzare il tutto, il noto don Federico Tartaglia, nella chiesa di San Sebastiano a Roma, sull’Appia antica.

Una, Veronica, ha ‘donato’ gli ovuli, l’altra, Kelly, ha fatto da forno a micro-onde. Entrambe presenti alla cerimonia, perché una comparsata in tv non si butta via. I bambini invece si, si buttano via.
“Abbiamo deciso di farle battezzare perché siamo cattolici”, spiega uno dei due. Cattolici à la carte, come il presunto parroco.

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“La tradizione ha sempre dichiarato che gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati, contrari alla legge naturale. Io sacerdote leggo queste cose, guardo voi e penso che non le condivido”, ha detto durante la cerimonia don Federico.

Le tre bimbe non hanno alcuna colpa, andavano battezzate, ma il parroco doveva fermarsi lì, e protestare contro l’osceno mercimonio. Ma forse parla più di se stesso che dei due compratori di bambini.

Chiosa finale sul cosiddetto digitale terrestre: non ha fatto altro che degradare il livello qualitativo della televisione. Con un’ondata di trash ‘mericano’ senza precedenti.