“Delusi dall’accoglienza” un centinaio di richiedenti asilo iracheni ha scelto di rientrare a Baghdad. Dal Belgio, dove da settembre “sono stati molti quelli che hanno scelto di tornare” in Iraq. Lo conferma Katrien Jansseune, portavoce del ministro per l’Immigrazione, Theo Francken. I cosiddetti profughi, che non vivono in hotel come gli africani in Italia, non hanno voluto nemmeno attendere l’esito delle domande presentate alla Fedasil, l’agenzia federale belga responsabile per l’accoglienza dei richiedenti asilo, optando direttamente per il rientro volontario.
Così l’ente belga e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni hanno organizzato un volo charter. “E’ la prima volta che viene organizzato un volo speciale per i rientri volontari” ha sottolineato la Jansseune, specificando che “si tratta per lo più di persone che hanno la domanda in corso di lavorazione”, quindi esisteva la possibilità di avere il permesso di restare.
Il ministro Francken dopo l’estate ha lanciato una campagna di dissuasione rivolta ai migranti che richiedono asilo: al rientro infatti, gli iracheni vengono facilitati dalla Oim nel reinserimento in patria con “un alloggio temporaneo, un aiuto per la ricerca di lavoro”.