“Turchia pronta ad invadere nord della Siria”

Vox
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La guerra in Siria è entrata in una fase cruciale: l’esercito governativo sconfigge l’opposizione che è sostenuta da Arabia Saudita e dalla Turchia. Ankara, dispiaciuta per il fallimento dei suoi piani, potrebbe optare per un intervento militare. Lo scrive il quotidiano britannico Independent.

“Lo sviluppo degli eventi nei prossimi mesi, probabilmente, determinerà chi sarà il vincitore e chi il perdente nella regione. I militari governativi del presidente siriano Bashar Assad avanzano su diversi fronti sotto la copertura aerea russa. La campagna quinquennale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan per rovesciare Assad con l’aiuto delle azioni dell’opposizione armata sembra essere prossima alla sconfitta” si dice nell’articolo.

Nell’ultimo anno i curdi siriani e le loro brigate di autodifesa popolare hanno condotto operazioni di combattimento efficaci contro i terroristi del Daesh. Durante questo periodo, i curdi sono riusciti a prendere il controllo di metà del territorio al confine tra Siria e Turchia, e interrompere la linea di approvvigionamento dei guerriglieri. I curdi si muovevano in tutte le direzioni coprendo la parte settentrionale della Siria, dalla Turchia ai territori tra il Tigri e l’Eufrate. Tuttavia, Ankara ha già individuato la “linea rossa” e ha annunciato che non permetterà alle unità di spostarsi sulla riva occidentale dell’Eufrate. Uno degli ex leader dei curdi siriani Omar Sheyhmus, che adesso vive in Europa, ha invitato i curdi a non sopravvalutare le proprie forze e ricordare che Erdogan è imprevedibile.

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La Turchia potrebbe accettare il fallimento della sua campagna come un fatto inevitabile e riconoscere che è estremamente difficile inviare le proprir truppe nella Siria settentrionale, sullo sfondo della protesta da parte della Russia e degli Stati Uniti. Tuttavia, se Ankara la perpirà come un’umiliazione, potrebbe optare per una operazione militare, sostiene l’Independent.

“Se il leader (della Turchia) non fosse stato Erdogan, direi che i turchi non interverrebbero militarmente (nel nord della Siria), ma visto che al potere c’è lui, allora, penso che lo faranno” ha detto l’esperto francese per le relazioni internazionali Gerard Shaliand.

Per Erdogan si è consolidata la reputazione di leader che “alza la posta”. L’intervento militare diretto in Siria sarà rischioso, ma secondo Gerard Shalianda, Erdogan è del tutto capace, e nemmeno la Russia lo fermerà. Tuttavia, alcuni leader curdi ritengono che se il presidente turco avesse voluto invadere la Siria, lo avrebbe fatto prima che fosse abbattuto il cacciabombardiere russo Su-24.

Per ora nella guerra siriana trionfa l’esercito di Assad con il sostegno della Russia, dell’Iran e del Libano, mentre escono sconfitti tre stati sunniti: Arabia Saudita, Qatar e Turchia. La Turchia è l’ultima forza regionale che può cambiare il corso degli eventi per mezzo di un intervento militare aperto. Tuttavia, sottolinea l’Independent, soltanto la Russia e gli Stati Uniti possono realmente risolvere il conflitto siriano.