Porta clandestini fuori Italia, bloccato in tempo

Vox
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Ventimiglia – Entrare possono entrare tutti, cani e porci nell’Italia del mutandaro, ma uscire no, le coop hanno bisogno. È il caso di un Tir guidato da un cittadino romeno che trasportava una serie di grosse casse di legno. Dentro ad ognuna, un clandestino.

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A scoprirlo, nell’ambito di un’attività di indagine che va avanti da tempo, è stata la polizia di frontiera di Ventimiglia. La quale da giorni stava tenendo d’occhio un mezzo pesante inspiegabilmente fermo nella città di confine. E ha poi scoperto che il Tir sarebbe dovuto diventare il mezzo privilegiato per il trasporto di migranti. Al momento del fermo, avvenuto dopo una serie di appostamenti della polizia di frontiera, quando gli agenti erano ormai sicuri che a bordo vi fossero persone prive di documenti e delle autorizzazioni per entrare in Francia, gli uomini erano già entrati nei cassoni a loro riservati: in legno, come quelli destinati ad ospitare macchinari di particolare pregio, stipati dentro il rimorchio.

Il mezzo, dopo essere stato fermo per giorni a Ventimiglia, forse in attesa di concordare il viaggio, quando è stato fermato stava per immettersi sull’Autostrada dei fiori, in direzione della Francia. A guidare il Tir, trainato da una motrice con targa romena e con un rimorchio con targa spagnola, sui quali vi sono ora una serie di accertamenti, un camionista romeno di 35 anni, che è stato arrestato. I cinque migranti, provenienti da diverse località, dall’Africa e dall’Asia, sono invece stati identificati e poi rimessi in libertà. In Italia. Roba da pazzi, clandestini e liberi.