Tracollo in borsa, la Globalizzazione chiede il conto

Vox
Condividi!

Borse europee in caduta. Milano crolla e perde il 3,02% a 18.260 punti. “Le preoccupazioni circa la crescita globale con la disfatta dei prezzi del petrolio e il rallentamento in Cina pesano sui titoli nel 2016”, sottolinea a Bloomberg Michael Ingram, market strategist di BGC Partners. Tra le piazze del Vecchio Continente Londra cede l’1,12%, Parigi l’1,45%, Francoforte l’1,75%. Sul Ftse mib gravano le continue sospensioni dei bancari. Bpm è la peggiore e perde il 7,48%. In asta Mps, Mediobanca, Intesa. Tra gli altri titoli Telecom perde il 5,2%, anche Fca finisce in asta perdendo il 5,47 per cento.

Vox

Alibaba, il colosso cinese dell’e-commerce, ha chiuso l’ultimo trimestre 2015 con un utile netto più che raddoppiato a 12,5 miliardi di yuan, superando le stime degli analisti che davano una media di 10,3 miliardi. Le vendite sono salite del 32% a 34,5 miliardi. Le azioni sono in rialzo di oltre il 5% nelle contrattazioni pre-borsa a New York.

E’ l’effetto della Globalizzazione. Pochi, pochissimi vincitori, e una massa di disgraziati. E’ inevitabile quando elimini le frontiere al movimento di merci, persone e denaro. Senza barriere, i ricchi diventano sempre più ricchi e scompaiono le classi medie.