Modena – Il centro è assediato dai questuanti molesti. Africani. Quasi certamente profughi. I professionisti dell’elemosina sono stati sempre presenti, ma negli ultimi mesi, è una vera e propria emergenza.
A segnalarlo sono alcuni negozianti, in prevalenza bar concentrati nel ‘quadrilatero’ tra via Castellaro, piazza XX Settembre e via Albinelli. Sono in prevalenza giovani provenienti dall’Africa subsahariana che ogni mattina entrano in caffetterie e bar della zona per esigere soldi ai clienti che vorrebbero fare colazione in pace.
Si piazzano davanti agli ingressi del mercato Albinelli mentre altri cominciano il loro ‘tour’ dentro bar e forni. «Non ho alcun problema a regalare una brioche o un panino a chi ha fame – ci dice un barista – ma quando diventano aggressivi perché un cliente rifiuta di dar loro i soldi e dice che vuole essere lasciato in pace allora è troppo. Siamo costretti a lasciarli fuori. Uno di loro – racconta inoltre – ha mandato a quel paese un cliente, un altro gli ha detto che lo avrebbe aspettato fuori. Le sembra normale?», no, ma il frutto di chi si dispiace a ‘lasciarli fuori’, il buonismo genera arroganza.
«Quando possiamo diamo sempre qualcosa – raccontano le titolari di una paninoteca di piazza XX settembre – ma il nostro locale è stretto e piccolo e quando questi ragazzi entrano sovrastano fisicamente i clienti seduti ai tavolini. Noi cerchiamo di invitarli con gentilezza ad uscire ma non è semplice, uno di loro per entrare un giorno mi ha spinto da una parte. Abbiamo chiamato più volte la municipale – concludono le due commercianti – ma la situazione non cambia».
«Da noi non entrano più – ci racconta il titolare di un altro bar, sempre nella zona – regaliamo volentieri qualcosa da mangiare ma loro vogliono solo soldi e a volte con i clienti sono troppo insistenti. Qui hanno capito che non devono più entrare».