Arresti per appalti truccati: anche senatore PD

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I militari della Guardia di Finanza del Nucleo Polizia Tributaria di Verona, nella mattinata di ieri, 27 gennaio, hanno denunciato undici persone e hanno eseguito sette ordinanze di custodia cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Verona, tra i quali l’ex sindaco di Basiliano e senatore Pd Flavio Pertoldi, per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e del procedimento di scelta del contraente nonché per falsità materiale ed ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

In contemporanea agli arresti, circa 80 Finanzieri hanno eseguito 20 perquisizioni domiciliari e locali in Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, in esecuzione di decreti emessi dalla Procura della Repubblica di Verona e firmati dal pubblico ministero Gennaro Ottaviano.

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L’indagine riguarda l’acquisto di energia elettrica e gas da parte di oltre 1.100 Enti Pubblici, in gran parte Comuni medio-piccoli, riuniti nel Consorzio Energia Veneto (Cev, di cui Pertoldi è consigliere) con sede a Verona. Di fatto il Cev è risultato essere una scatola vuota, controllata da un gruppo imprenditoriale che si affidava a uno studio legale per realizzare bandi di gara su misura. Dal punto di vista formale, i bandi erano regolari, tanto è vero che un ricorso presentato al TAR è stato respinto e il tribunale che ha dato ragione al Cev. Il Tar però non poteva conoscere la struttura del consorzio, scoperta dalle Fiamme Gialle, una struttura che coincideva con una holding privata, che attraverso i bandi acquistava l’energia e il gas a prezzi vantaggiosi per poi rivendere tutto agli enti pubblici traendone profitto.

Sotto inchiesta sono finiti tre bandi di gara, due del valore di 600 milioni di euro ciascuno per la fornitura di energia elettrica ed uno del valore di 100 milioni di euro per la fornitura di gas. Il primo bando di gara da 600 milioni era però andato deserto a causa del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, risultato poi ininfluente. Per questo è stato necessario fare un nuovo bando di gara e anche in questo caso la Guardia di Finanza ha rilevato le irregolarità presenti negli altri bandi sotto inchiesta.