Capo Polizia scusa profugo assassino: “Chissà che traumi ha vissuto”

Vox
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Il capo della polizia svedese ha suscitato indignazione nel Paese, dopo avere espresso ‘simpatia’ per il richiedente asilo adolescente che ha ucciso Alexandra, volontaria in un centro profughi per presunti minorenni.
Il Commissario nazionale di polizia, Dan Eliasson, che ha già ammesso come la polizia non possa far fronte all’ondata di crimini commessi dai nuovi arrivati, ha detto che il ‘profugo va compreso’, per gli ‘orrori’ e traumi di cui sarà stato testimone. Si tratta di un 15 enne (presunto) somalo.

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Ha detto di essere ‘vicino’ alla famiglia della signorina Mezher, ma anche all’assassino, dicendo: “Che cosa questa persona ha vissuto? In quali circostanze è cresciuto? Qual è il trauma che si porta dietro?’. La vera domanda è: quali traumi ha visso Eliasson, per sparare idiozie simili. Ci sono troppi dirigenti di polizia ‘sociologi’, ci vogliono più soldati.

La Svezia è quasi andata. Un peccato.