Il pubblico ministero di Reggio Emilia Isabella Chiesi ha chiesto il rinvio a giudizio per Pietro Drammis, 59 anni, il presidente del seggio numero 7, accusato di aver alterato diverse schede nelle elezioni amministrative del 2014 a Reggio Emilia, quando è stato eletto il sindaco Luca Vecchi, IL SINDACO CHE COMPRA CASA DALLA ‘NDRANGHETA, E NON LO SAPEVA…
Le indagini, avviate da una denuncia dei rappresentanti del Movimento 5 stelle, avevano portato ad individuare una trentina di schede alterate dove erano stati aggiunti i nomi di due consiglieri comunali del Pd, Salvatore Scarpino e Teresa Rivetti (entrambi eletti). Dalle indagini era emerso che l’unico responsabile della vicenda era appunto il presidente di seggio Drammis, per cui ora il pm ha chiesto il rinvio a giudizio.
Mafie, brogli…proprio una tipica amministrazione PD.
Se moltiplicate questi ‘piccoli’ brogli locali (senza contare quelli non scoperti) per tutte le sezioni italiane, capite perché le poche migliaia di voti che hanno fatto scattare l’incostituzionale premio di maggioranza alle ultime politica, a favore del PD, siano inesistenti. Ergo, tutte le leggi approvate da questo Parlamento sono illegittime. E illegali.