TRENTO: PROFUGHI GETTANO CIBO, OGNI GIORNO – FOTO

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Si è tenuta ieri mattina una conferenza stampa presso la sede della Lega in Trentino per mettere a conoscenza i cittadini delle spese che la Provincia sostiene quotidianamente per il mantenimento dei cosiddetti “profughi”. Il responsabile locale, Maurizio Fugatti, ha illustrato, sulla base di varie risposte date dall’Assessore Zeni ad alcune specifiche interrogazioni presentate in questi mesi, che la Provincia di Trento eroga, oltre ai soldi e al vitto e alloggio erogato dal Governo:

  • buoni spesa mensili per l’acquisto di generi alimentari ed extralimentari del valore di 150,00€ a persona, buoni spesa che vengono utilizzati, come da testimonianze varie, in buona parte per l’acquisto di ricariche telefoniche.
  • Oltre ai buoni spesa i “profughi”, dei quali fino ad ottobre nessuno dei 1000 presenti in Trentino è di origine siriana, hanno i trasporti gratuiti. Possono viaggiare in treno e in autobus gratuitamente per tutto il Trentino.

Oltre alle ricariche telefoniche e ai trasporti hanno anche la sanità gratuita, e disprezzano il nostro cibo. Infatti da segnalazioni interne di un centro di accoglienza si viene a sapere che molto del cibo preparato quotidianamente viene buttato in quanto non di loro gradimento, come da foto allegata:profughicibo

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E’ inoltre stato confermato dall’assessore Zeni che presso la struttura di accoglienza delle Viote del Monte Bondone gli ospiti fumano nelle stanze, nonostante il divieto, facendo scattare l’allarme antincendio, che è stato poi danneggiato dagli stessi per poter fumare indisturbati. Per punire i responsabili, l’assessore dice: “non avendo individuato i responsabili sono stati sanzionati tutti i componenti delle quattro stanze togliendo per quindici giorni il pocket money e facendo per ciascuno un richiamo scritto”. La Provincia ha poi provveduto a chiamare la ditta per ripristinare il corretto funzionamento dell’impianto di antincendio. Altri costi per la comunità.

La Lega Nord Trentino chiede alla Giunta Rossi che si dica STOP all’arrivo di ulteriori profughi, dato che in Trentino ne vengono ospitati già mille, e che vengano tolte tutte queste forme di privilegio sanità, trasporti, pocket money, oltre ai 30 euro giornalieri, che possono sicuramente mettere in difficoltà e dar fastidio ai molti trentini che non arrivano alla fine del mese.




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