Scandalo Carita$: ‘obbligo di firma’ per 3 indagati

Vox
Condividi!

CDall’obbligo di dimora all’obbligo di firma. Sono le misure cautelari per tre degli indagati nell’inchiesta sullo scandalo dei vestiti usati raccolti dalla Caritas di Cagliari per i poveri e invece venduti nei mercatini in Italia e all’estero da zingari e abusivi.

Vox

I nuovi provvedimenti sono stati decisi dal gip Giampaolo Casula dopo gli interrogatori dei tre: Andrea Nicolotti, responsabile del servizio mensa, cucine e logistica della Caritas, Giampiero Cesarini e la moglie Rosa Contiello, la coppia di origine campana ma residente a Capoterra che gestiva la raccolta degli indumenti per l’associazione diocesana.

Venerdì scorso solo Nicolotti aveva risposto alle domande del giudice, mentre i coniugi erano rimasti in silenzio avvalendosi della facoltà di non rispondere. I tre sono accusati di traffico di rifiuti e truffa in concorso.