Cristiani a processo in Iran: “Diffondevano Vangelo”, e oggi Bergoglio accoglie Rohani

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Quattro cristiani in Iran saranno processati per “diffusione del cristianesimo”, secondo la rivista cristiana BosNewsLife, accuse che potrebbero portare a lunghe pene detentive e possibilmente ad una condanna a morte.
Amin Khaki e altri cristiani affronteranno un “nuovo processo” il 1° febbraio, ha detto Jason DeMars, direttore di un gruppo di sostegno ai cristiani perseguitati. Il processo che si sta svolgendo nella provincia di Ahwaz, nel Khuzestan, sotto il tribunale rivoluzionario dell’Iran “è in realtà un rifacimento del processo, in appello, dopo la condanna per avere diffuso il cristianesimo in Iran”, ha aggiunto.

Facevano parte di un gruppo di otto cristiani che erano stati arrestati e interrogati a seguito di un pic-nic di preghiera a marzo 2014 vicino alla città di Danial-e Shoush. “Mentre stavano tenendo il loro picnic, la polizia segreta iraniana è arrivata ​​in borghese con le pistole spianate”, ha ricordato DeMars. “Hanno attaccato e ferito il fratello Rahman Bahmani durante l’aggressione.”

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E proprio oggi, il presidente iraniano Hassan Rohani arriva a Roma per la sua prima visita in Europa dall’inizio dell’era ‘post-sanzioni’. Una visita che dopo l’Italia lo porterà a Parigi, Rohani sarà accompagnato da una massiccia delegazione di 120 imprenditori e sei ministri che avranno incontri bilaterali con i loro colleghi italiani.

Il primo ad accogliere Rohani sarà il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Al Quirinale Rohani avrà un faccia a faccia con il presidente della Repubblica, previsto per le 12, che poi sarà allargato alle rispettive delegazioni. Poi Mattarella ospiterà a pranzo il capo dello Stato iraniano.
Ma incontrerà anche Bergoglio. Il tutto si svolgerà nel pomeriggio in uno strettissimo cerimoniale.




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