Il parroco di Arnasco si è comportato da cristiano, vero

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Facciamo finta che tra qualche decennio moriate in Giappone durate un viaggio, che valore avrebbe, per voi, cristiani, la benedizione di un monaco shintoista? Nessuna. Lui rispetta il tuo credo e non ti impone una benedizione.

E’ quello che ha fatto il parroco di Arnasco Don Angelo Chizzolini, reo, secondo i soliti cazzari dei media di distrazione di massa, di non aver benedetto la salma di una donna musulmana, durante i funerali delle cinque persone morte nel crollo di una palazzina per una fuga di gas.

E’ lo stesso religioso che nell’estate scorsa disse: “Prima di dare la mia canonica ai profughi la brucio”. E questo eccita oltremodo, i cristiani a corrente alternata della stampa.

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Il vescovo locale, probabilmente a digiuno di buon senso: “Sono rimasto ferito per quanto si dice sia accaduto. Parlerò con don Angelo, lui mi spiegherà. Spero che il suo comportamento non sia stato segnato da pregiudizi”, ha detto mons. Guglielmo Borghetti parlando della mancata benedizione. “Ma se è vero quanto accaduto vuol dire che bisogna andare a scuola di buon senso. Ma non vi saranno provvedimenti nei suoi confronti”.
“Don Angelo non ha commesso un delitto, ma devo capire il motivo del suo comportamento dopo che io stesso il giorno prima avevo benedetto le salme all’obitorio dell’ospedale come atto di vicinanza alle vittime della tragedia. Dopo il mio gesto pensavo che fosse tutto chiaro. La nostra deve essere sempre una chiesa accogliente e invece questo gesto ha sciupato una occasione importante”, ha concluso Borghetti.

Ma simpatico vescovo. Secondo la tua religione – alla quale forse non credi – chi non è cristiano non viene salvato. Quindi Dio è ‘discriminante’. Il prete si è comportato in modo normale, non ha dato una benedizione cristiana a chi cristiano non è, non le ha sputato in un occhio.

Perché altrimenti avvertiteci: non c’è più differenza tra una religione e l’altra. Ne prenderemo atto. Voi spegnete la luce e chiudete la porta. E tanti auguri.