Agente salva mamma e figlie da migranti, assalito: “Sono fuori controllo”

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“In troppi sono fuori controllo e noi ne facciamo le spese. E’ una vera e propria questione culturale, servono risposte decise in tal senso”
polizia“

Troppi gli immigrati che, lungi del volersi integrare davvero sul nostro territorio, insistono a vivere secondo regole del tutto proprie che esulano completamente dalle convenzioni, dal modo di fare e dalle stesse leggi italiane. Questa non è affatto una questione di razzismo, è il frutto di un’osservazione pratica. E’ la presa d’atto, attraverso l’esperienza diretta sul campo, che certe culture, nelle manifestazioni dei comportamenti più lesivi e negativi, hanno davvero implicazioni estremamente violente dirette contro ogni autorità ed ogni suo simbolo: in altri termini contro gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine”. A parlare è Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, di fronte al susseguirsi, con cadenza quotidiana, di gravi episodi di cronaca che coinvolgono persone immigrate e che lasciano puntualmente sul campo vittime fra i Tutori della sicurezza.

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Gli ultimi, in ordine di tempo, a Roma, dove un Poliziotto è stato violentemente aggredito da due moldavi per essere intervenuto in difesa di una donna e delle sue figlie, che si erano messe ad urlare alla vista dei due maniaci che prima hanno urinato sul marciapiede e poi hanno mostrato loro i genitali. L’Ispettore intervenuto è stato vittima di un pestaggio furioso ed in ospedale gli hanno dato 40 giorni di prognosi per trauma cranico, rottura delle ossa nasali e distacco vitreo dell’occhio sinistro.

A Trento, invece, dopo che una pattuglia dei carabinieri ha fermato un ricercato magrebino per arrestarlo, un gruppo di circa 12 nord africani amici del fermato, ha aggredito i militari lanciando bottiglie rotte e bicchieri, e creando un caos tale da consentire al presunto spacciatore arrestato di fuggire.
A Mestre, infine, l’episodio “meno grave”, che ha visto un danneggiamento ai danni della Polizia poiché durante un intervento dei due Agenti dell’equipaggio in un locale per sedare una rissa in corso, qualcuno ha pensato “bene” di bucare due ruote alla volante parcheggiata all’esterno.
“La gamma degli episodi del genere è talmente vasta – aggiunge Maccari – da aver trasformato ormai molte zone delle nostre città in una specie di ‘terra di nessuno’ ed aver abbassato ai minimi storici il livello di sicurezza percepito dalla gente, innalzando inoltre all’inverosimile i rischi per i colleghi in qualsiasi intervento, anche quelli che potrebbero apparire più banali. Il fenomeno non è affatto minimale o contenuto. Non trovarsi di fronte a questioni di mafia o terrorismo non significa che parliamo di cose di poco conto. Episodi come quelli in questione sono ‘terrorismo’ per i cittadini, non più padroni di vivere le proprie città o di svolgere le loro abituali attività senza imbattersi in continuazione in chi pensa di poter riprodurre in Italia contesti che non ci appartengono, nella convinzione di essere intoccabile e di poter sfuggire ad ogni conseguenza che l’inciviltà e la delinquenza portano con sé grazie alla violenza del branco”.