Prefetto Udine va a pranzo con i profughi (pakistani!), a spese nostre?

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Ormai ne vediamo di tutti i colori. In provincia di Udine, scena in questi ultimi giorni di profughi molestatori, il Prefetto Vittorio Zappalorto (il cognome è tutto un programma) va a pranzo con i giovani maschi pakistani.

Per, dice, “lanciare un messaggio distensivo alla comunità, più volte lamentatasi per l’arrivo non annunciato dei profughi”. Sarà presente naturalmente anche il sindaco di Lusevera, Guido Marchiol, convinto che sulla presenza degli stranieri sia stato montato un caso mediatico sul nulla.

Ma infatti. E’ tutto un caso mediatico. Tutti a mangiare, del resto si sa, con i profughi tra prefetti e sindaci è tutto un magna magna.

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Il pranzetto verrà organizzato domenica nella sede degli alpini a Musi, frazione del Comune di Lusevera, che ora conta più profughi, 8, che residenti, 6.

Gli 8 migranti, pakistanti ed afghani, di età compresa tra i 20 ed i 28 anni, sono ospiti di una struttura di proprietà della comunità Pinocchio di Brescia. Perché ormai comprano direttamente le strutture, il business è lucroso: i cittadini pagano, loro comprano immobili e poi li affittano.

Domanda: chi paga il trasferimento di prefetto e scorta perché Zappalorto faccia il pranzetto coi pakistani? Perché non crediamo che il prefetto si muoverà solo soletto a spese sue. E’ una domanda, ma la risposta è quasi scontata.

PS. Sapete che quei lecchini di regime di Bufale.net e Butac.it, con il sostegno dell’assessora bolognese del PD al nulla, hanno denunciato Vox perché scrisse che questo Prefetto, Zappalorto, fa onore al suo cognome? Ecco, ora ridenunciate Vox perché scrive che il suo cognome è tutto un programma.
Ci vuole una dose acuta di lecchinismo per arrivare a vette di tal genere.