Puzza di Banca Etruria per MPS: crollano obbligazioni subordinate

Vox
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Mps precipita in borsa. Il titolo della banca senese a Piazza Affari registra continue sospensioni al ribasso con un tonfo teorico di circa 14,5 punti percentuali a 0,768 euro.
Non basta. Gli investitori annusano puzza di ‘Banca Etruria’, e ora sotto pressione sono anche le obbligazioni subordinate della banca, come mostra il crollo del bond Mps con scadenza settembre 2020 (XS0540544912) che sta perdendo circa il 10%. Il titolo tratta in questo momento a quota 73, mentre lo scorso 8 gennaio il bond viaggiava in area 95.

Il crollo di valore delle obbligazioni subordinate segnala che i mercati credono ormai al rischio concreto che la banca vada in default e quindi scatti il bail in UE, con il conseguente azzeramento del loro valore.

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Solo i folli non comprendono che la non garanzia statale – anche teorica – su tutti i depositi e le obbligazioni porta ad un fallimento che si autoavvera per ‘panico’.

Tutto il settore bancario sotto il tiro della speculazione a Piazza Affari: le azioni MPS affondano sempre più fino a essere sospese in asta di volatilità quando fanno segnare quota 0,7685 euro (-14,4%). A questi valori la capitalizzazione di Borsa precipita così a 2,2 miliardi, più che bruciato l’aumento di capitale da 3 miliardi effettuato solamente lo scorso giugno. E tutte le banche sono sotto attacco, con il mercato che teme per la mole di sofferenze e crediti deteriorati che hanno raggiunto la cifra monstre di 201 miliardi di euro, sempre più sotto la lente della Commissione europea. Ecco le quotazioni ad ora: Bper -8,4%, Banco Popolare -6,7%, Ubi -6,7%, Bpm -5,5%, Intesa Sanpaolo -5%, Unicredit -4,7%