Facebook ha iniziato una campagna a livello europeo per contrastare la libertà di espressione dei propri utenti, dopo l’accusa di avere permesso troppa libertà dopo gli stupri di Colonia. Il gruppo ha lanciato la sua ‘iniziativa per il coraggio civile online’ – Orwell non avrebbe potuto fare di meglio – proprio a Berlino, impegnando oltre 1 milione di euro in una marchetta alle solite organizzazioni non governative a sostegno dei loro sforzi per contrastare i messaggi ritenuti ‘razzisti e xenofobi’ sui social network.
“Vogliamo fare di più che cancellare semplicemente messaggi”, ha dichiarato Sheryl Sandberg, una delle tap-manager di Facebook. Le regole di base di Facebook proibiscono già la libertà di espressione, ma secondo alcuni fanatici non vengono applicate correttamente. Ora, per farli tacere, Facebook ha pagato il pizzo.