Campobasso: scuole chiuse per terremoto, forse in tutto il Molise

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CAMPOBASSO – Domani scuole chiuse a Campobasso lo ha deciso il sindaco Antonio Battista in considerazione dell’ondata di maltempo che da ieri sta interessando il capoluogo molisano e anche per il perdurare dello sciame sismico che da alcuni giorni sta interessando la zona di Campobasso. Il presidente della Regione Molise, Paolo Frattura, aveva rivolto un invito in tal senso ai sindaci dei Comuni della Regione che gravitano nel raggio di dieci chilometri dal luogo del’epicentro sismico e che dunque hanno potuto risentire dei contraccolpi delle scosse avvertite in maniera massicce ieri e nelle ultime ore a valutare la possibilità di chiusura degli edifici scolastici per la giornata di domani, lunedì 18 gennaio. “E’ una sollecitazione condivisa – ha spiegato il presidente della Regioni – con il nostro sevizio di Protezione Civile e il direttore Gino Cardarelli: ulteriori e più approfonditi controlli e verifiche sugli edifici scolastici”.

E il presidente della Regione Molise, Paolo Frattura, invita i sindaci dei Comuni della Regione che gravitano nel raggio di dieci chilometri dal luogo del’epicentro sismico e che dunque hanno potuto risentire dei contraccolpi delle scosse avvertite in maniera massicce ieri e nelle ultime ore a valutare la possibilità di chiusura degli edifici scolastici per la giornata di domani, lunedì 18 gennaio

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E’ stata una notte di paura quella appena trascorsa in Molise. Lo sciame sismico che da cinque giorni sta interessando la zona di Campobasso non ha concesso tregua: dopo quelle di ieri sera nella notte si sono verificate altre dieci scosse, la più forte all’1.28, con magnitudo 3.2, che è stata nettamente avvertita dalla popolazione. Chi ha potuto, a Campobasso e nei paesi limitrofi, ha lasciato le case per spostarsi in zone più lontane dall’ epicentro.

A Baranello il comune più vicino è stata allestita un’area per chi ha scelto di non trascorrere la notte in casa. “Da una prima verifica dello stato dei luoghi, centro storico, chiese e fabbricati abbandonati, – ha riferito il primo cittadino Marco Maio – non si registrano danni rilevanti. Nessuna richiesta di assistenza sanitaria a persone e al momento non si segnalano criticità rilevanti”. Tutto questo avviene mentre la situazione climatica è precipitata: per tutta la notte hanno imperversato in Molise bufere di neve e la temperatura è di diversi gradi sotto lo zero. A Campobasso e nei comuni dell’hinterland il manto bianco ha superato i 20 centimetri e sono in azione da ore i mezzi spartineve.

Allarme dei geologi, 70% scuole del Molise è a rischio sismico – In Molise “il 70% delle scuole è a rischio sismico e ugualmente gli altri edifici pubblici”. Lo afferma il consigliere nazionale dei geologi e già presidente dell’ordine dei geologi del Molise Domenico Angelone, aggiungendo che “a distanza di quasi 4 anni dal terremoto dell’Emilia, 7 anni da quello dell’Aquila e 14 anni da quello di San Giuliano di Puglia, torna la paura in Molise per lo sciame sismico che da alcuni giorni è in atto nel territorio della provincia di Campobasso, distretto sismico Baranello-Vinchiaturo”. Angelone osserva che “lo spettro della faglia del Matese, il grande mostro storicamente capace di rilasciare energia per magnitudo anche superiori a 7, spinge il mondo scientifico a studiare la serie sismica in corso ormai da giorni con estrema attenzione e cautela”. Il geologo aggiunge che l’evento “sebbene di poca rilevanza dal punto di vista energetico, costituisce grande preoccupazione ed angoscia in quelle popolazioni”. “Il nuovo approccio che gli eventi dell’Aquila hanno prodotto – prosegue Angelone – inducono a considerare l’attività di sciame sismico come una normale attività di rilascio graduale dell’energia, che però non esclude il verificarsi di eventi di maggiore intensità e/o durata, non necessariamente nelle stesse aree epicentrali fino ad ora interessate, ma in un intorno coincidente con il distretto sismico di riferimento (Baranello-Vinchiaturo). Considerato che non esistono ad oggi le condizioni per procurare un ingiustificato allarme – conclude – si invitano comunque gli amministratori locali a porre in essere tutte le procedure di verifica e protezione degli edifici sensibili”.