Vietato ingresso ai profughi in piscina, dopo aggressioni sessuali ai danni di ragazzine

Vox
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BERLINO – Piscina pubblica vietata ai profughi maschi. Scelta obbligata a Bornheim, città tedesca di 50mila abitanti in Nordreno-Vestfalia. E’ stato il Comune a deciderlo, dopo le proteste di alcune ragazze locali aggredite sessualmente da un gruppo di cosiddetti profughi arrivato in piscina da un vicino centro di accoglienza.

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Così l’amministrazione cittadina ha finalmente deciso di eliminare il problema tenendo fuori gli immigrati maschi. Le ragazze hanno dichiarato di essere state seguite e molestate con dal gruppo di giovani fancazzisti, che avrebbe anche cominciato a comportarsi in maniera non conforme alle regole dello stabilimento, utilizzando la torre del trampolino che era stata chiusa. E poi avrebbe iniziato a infastidire ragazze e signore.

“So con questa misura di fare un torto alla gran parte dei profughi che non hanno colpa”, ha spiegato, facendo l’inevitabile marchetta verbale al politicamente corretto, il direttore agli Affari sociali Markus Schnapka, “ma non vedo altra possibilità per dare un segnale. La nostra concezione di uguaglianza fra i sessi non è in discussione”.

Nella cittadina della Renania Settentrionale la situazione è molto tesa. Settimana scorsa in una strada della città, un richiedente asilo 18enne si è avvicinato ad una 54enne che stava camminando da sola e poi l’ha molestata. Il giovane, mentre la palpeggiava, ha cercato di baciarla. Le urla della donna hanno attirato l’attirato l’attenzione di una coppia di coniugi che, alla vista della scena, è intervenuta, evitando che la situazione degenerasse. Il 18enne è stato preso in consegna dalla polizia.