Profughi intossicati dal monossido, ma si salvano

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VILLA BASILICA – Tre ospiti della struttura per rifugiati di Boveglio sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio a causa di un braciere introdotto nella stanza da uno dei tre per combattere il freddo della notte dato che la caldaia aveva subìto un blocco e i termosifoni non funzionavano regolarmente.

La caldaia che va in blocco, perché non sanno usarla. Sarebbe questo il motivo che ha spinto un giovane sedicenti profugo, ospite della struttura per rifugiati di Boveglio, a portare in camera un braciere acceso per tentare di riscaldare l’ambiente. Le esalazioni di monossido hanno rischiato di uccidere lui e i due compagni di stanza. Ma li hanno salvati. E

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Erano circa le tre di notte quando l’africano ha deciso di portare le braci in camera. Intorno alle cinque gli altri hanno sentito i lamenti provenire dalla stanza dei tre ragazzi allertando subito il personale della cooperativa. Subito soccorsi i tre sono stati trasportati all’ospedale San Luca dove sono tuttora ricoverati. Le loro condizioni non destano ‘preoccupazione’.

Secondo i responsabili della cooperativa, il problema alla caldaia era già stato risolto ed i termosifoni funzionanti. Inspiegabile quindi il gesto del giovane. La villa ospita 14 finti profughi, quasi tutti provenienti dal centro Africa.