Difende ragazze da molestatore tunisino, magistrato lo vuole in carcere

Vox
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BOLOGNA – Dopo aver preso un pugno, avrebbe dovuto indietreggiare e chiamare il 112. Invece ha ha osato reagire, comportandosi – dice il magistrato – come un pregiudicato qualunque e non come un pubblico ufficiale, quando colpì con violenza l’extracomunitario ubriaco e traballante che aveva poco prima molestato la fidanzata e un’amica in un pub del centro di Bologna.

E’ il fulcro dei motivi di appello depositati dal Pm Beatrice Ronchi per il caso di G.T., carabiniere assolto in primo grado il 18 settembre per legittima difesa, dall’accusa di omicidio preterintenzionale. Il militare, 36 anni, attualmente impegnato in un ufficio non operativo, all’alba del 22 giugno 2011 difese fidanzata ed amica dal tunisino molestatore mentre non era in servizio. Il delinquente, il 30enne, Houssem El Haji, morì il 17 agosto 2012, dopo essere rimasto in coma per oltre un anno.

Il militare, ricostruisce il Pm, quando invitò El Haji ad allontanarsi ricevette un pugno, per cui ebbe quattro giorni di prognosi. E decise, scegliendolo, “di porre in essere una violenta reazione”. Il pubblico ufficiale “anziché ritirarsi e denunciare l’extracomunitario – si legge nell’atto di appello – anziché chiamare rinforzi, come da protocollo, anziché agire perché le condotte violente si placassero, le ha fomentate, come un pregiudicato qualunque promotore di una rissa al bar, scegliendo deliberatamente di colpire l’extracomunitario che ben vedeva essere in condizioni precarie per lo stato di ubriachezza evidente (a tutti sul momento) e documentato (ex post)”.

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Per Ronchi “siamo del tutto fuori dalla legittima difesa” e la reazione “fu tutt’altro che inevitabile”. Il carabiniere, ribadisce il Pm, scelse “di partecipare alla colluttazione con l’intenzione di ribattere colpo su colpo e di avere la meglio sul proprio sfidante, agendo come un qualsiasi soggetto violento e non certo in adempimento dei propri doveri di carabiniere”. Accogliere una tesi contraria a quella dell’accusa “significherebbe del tutto legittimare condotte violente gratuite delle forze dell’ordine, giustificando aggressioni del tutto illegittime e fornendo una sorta di patente di impunità a chi indossa la divisa e ritenga di rispondere con violenza a situazioni che non lo richiedono affatto”.

Un collega carabiniere: “E’ sdrenato”. Nel definire, parlando con la centrale operativa, le condizioni di Houssem El Haji e la gravità delle lesioni subite dallo straniero, uno dei carabinieri intervenuti usò il termine “sdrenato”. Il frammento del dialogo registrato tra il militare e l’operatore del 112 è citato con la spiegazione della parola, “cioè picchiato selvaggiamente”, nell’atto d’appello del Pm Beatrice Ronchi contro l’assoluzione di G.T.. In un’altra conversazione tra un secondo carabiniere e l’operatore ci si soffermò invece sulle condizioni dell’imputato, coinvolto mentre era fuori servizio nella scazzottata. Chiese l’operatore, riferendosi al collega: “Ma per capirci s’è andato a far referta’ o s’è fatto male veramente… o s’è fatto male veramente dico”. Rispose il carabiniere intervenuto: “No, no, è andato a farsi refertare … perché aveva dei segni al volto, delle escoriazioni alle braccia”; “ma niente di grave, però, dico”; “Niente, nulla di grave”.

La difesa: “L’impugnazione del Pubblico ministero era annunciata fin dal giorno della sentenza. L’avvocato Mariano Rossetti e io affronteremo il nuovo grado di giudizio nella convinzione che la mancanza di responsabilità del nostro assistito verrà confermata”. Lo dice l’avvocato Cesarina Mitaritonna, difensore insieme al collega Rossetti del carabiniere accusato di omicidio preterintezionale per cui la Procura di Bologna ha fatto appello.

Non ci sono parole. Una vera e propria persecuzione. Non solo li fanno entrare a molestare le donne, ma se le difendi, ti perseguitano. Onore al carabiniere.




2 pensieri su “Difende ragazze da molestatore tunisino, magistrato lo vuole in carcere”

  1. Non ha agito da pregiudicato, ma da maschio con gli attributi grossi, ma a quanto pare in questo paese (allo sbando), essere così é un reato. Se invece sei un omuncolo progressista, immigrazionista e passivo, te la passi benissimo e non ti tocca nessuno.

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