MERKEL COLPISCE ANCORA
L’immigrato che giovedi’ aveva cercato di attaccare il commissariato di Goutte d’Or, nel XVIII arrondissement parigino, proveniva da un centro profughi a Recklinghausen in Germania. Lo ha confermato la polizia tedesca.
L’uomo era di nazionalita’ tunisina e non marocchina come detto in un primo momento, e si chiamava Tarek Belgacem. Munito di mannaia e di una finta cintura esplosiva, era stato abbattuto a colpi di arma da fuoco da agenti di guardia del commissariato ancor prima che potesse ferire qualcuno nel giorno dell’anniversario della strage alla redazione di Charlie Hebdo.
Racconta il magazine Der Spiegel, aveva disegnato l’emblema dello Stato Islamico sui muri dell’alloggio per rifugiati che gli era stato assegnato a Recklinghausen, e si era fatto fotografare davanti a questo simbolo mentre teneva in mano la bandiera del califfato. Per questo motivo le autorità lo avevano indicato come potenzialmente pericoloso, ma l’uomo era sparito a dicembre.
L’uomo aveva anche scontato un breve periodo di carcere in Germania per violazione della legge sulle armi, traffico di droga e altri reati, ha reso noto questo pomeriggio il direttore della polizia del Nord Reno Vestfalia, Uwe Jacob. Il ministro francese dell’Interno Bernard Cazenueve ha intanto chiarito che l’individuo è di nazionalità tunisina. Si ritiene, ha aggiunto, che abbia trascorso del tempo in Svizzera e in Lussemburgo prima di compiere l’attacco al commissariato nel primo anniversario dell’attentato a Charlie Hebdo. Grazie alle impronte digitali, i francesi avevano identificato l’aggressore come un uomo a cui era stato notificato un provvedimento di espulsione in Costa Azzura nel 2013 in seguito ad un furto. L’uomo non aveva documenti e dichiarava di essere marocchino.