Campi nomadi in parco naturale, replica presidente a Striscia: “Mica è l’unico!”

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“Il nuovo servizio di Striscia La Notizia sul campo rom di Torre del Lago ripropone una visione gravemente distorta del Parco naturale che getta alle ortiche i numerosi passi fatti in avanti in questi anni nell’informare i cittadini su quali siano le competenze dell’Ente Parco. Come chiaramente affermato dalla presentatrice, dietro a tutto ciò c’è la volontà di qualche anonimo cittadino che, tirando genericamente in ballo il ‘Parco naturale’ su questioni che non sono di sua pertinenza, testimonia solo la volontà di accanirsi sull’Ente gettando discredito su di esso: si tratta però di comportamenti meschini, che hanno il solo risultato di fare disinformazione e di contribuire all’ignoranza collettiva”.

“Chi pensa (o vuole che il pubblico pensi) che l’Ente Parco sia ‘lo Stato’ e che possa intervenire nelle questioni di ordine pubblico o in altri ambiti che non sono di sua specifica competenza, tra cui i compiti tipici delle amministrazioni comunali, incluse le attività di rimozione di discariche abusive e rifiuti, finisce per dare un’idea del tutto distorta di cosa sia, nel suo complesso, il Parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli”.

Questa la replica del presidente del Parco di San Rossore Fabrizio Manfredi, dopo il servizio di Striscia la Notizia andato in onda ieri, 8 gennaio, su Canale 5. Manfredi lamenta un danno di immagine ingiustificato, dato che il servizio usa “per i quasi cinque minuti di durata la dicitura in sovrimpressione ‘Parco naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli’ come se fosse una località geografica ben definita, quando invece l’area protetta include territorio di ben cinque comuni”.

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Diciamo che il danno di immagine lo fanno gli zingari, e voi che permettete loro di occupare un’area protetta. Il presidente del Parco può anche avere ragione sulle proprie ‘limitate competenze’, ma allora si dimetta. Se il presidente di un’area protetta non ha neanche il potere di cacciare chi distrugge l’ambiente, e si limita magari a fare le multe a chi coglie un fiore, che ci sta a fare?

Anche perché, sulle immagini dei campi nomadi il presidente spiega che “non è certo l’unico caso di campo rom nel Parco o in una qualsiasi altra area protetta, ma non spetta per questo all’Ente il dovere di imporre il rispetto delle norme in tema di sicurezza, salute pubblica o inquinamento ambientale, sui quali sono invece competenti altre amministrazioni”.

Ah, perché, ce ne sono altri? Bene.

Detto questo, in Toscana, anche i parchi sono guidati da uomini del PD, quindi, che la responsabilità sia del presidente o dei sindaci dei comuni che comprendono il parco, o della Regione, o dello Stato: il colpevole è il partito democratico.