Banca Mondiale su profughi: “Ora sono un danno, alla lunga un bene”

Vox
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Delirate. Delirante e marchettare il rapporto della famigerata Banca Mondiale, che in quanto tale, punta alla distruzione delle nazioni e alla nascita di una società globale di meticci. Schiavi meticci.

La tesi del rapporto della Banca Mondiale ” Global Economic Prospects. Spillovers amid weak growth” , è che i profughi aiuteranno la crescita dell’Europa.

Falso. Se fossero cosa buona per la crescita – sempre che la vita dell’uomo si riduca al calcolo del Pil (meglio meno crescita ma non essere stuprate a Colonia) – farebbero crescere i paesi dai quali provengono. Che invece non sono noti per crescita economica. Motivo semplice: popolazioni dal basso QI. Non conta il numero, conta la qualità.

La quantità serve, invece, alle multinazionali rappresentate dalla Banca Mondiale, per deprimere i salari.

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L’istituto di Washington ha analizzato l’invecchiamento della popolazione europea e l’arrivo dei profughi, e l’equazione rivela come il costante flusso migratorio, sempre stando a quanto scritto nell’analisi, permetterebbe di ridurre il basso potenziale di crescita, l’alta disoccupazione e il debito pubblico.

Ossimorico. Il grande balzo verso il progresso in Europa è arrivato dopo la Morte Nera, l’epidemia di peste che ridusse la popolazione ed ebbe l’effetto collaterale di diminuire i lavoratori disponibili. Obbligando le multinazionali di allora – i feudatari – a pagare i pochi contadini rimasti. Finì così il feudalesimo. E iniziò un periodo di crescita e progresso sociale.

Entrando nello specifico di quello che è scritto nel demenziale testo-marchetta della Banca Mondiale, si legge “la recente accelerazione del numero di persone che chiedono asilo sta creando sfide importanti sul fronte politico e delle capacità di assorbimento [di quelle persone]”. E quindi, sebbene le finanze dei Paesi coinvolti in un primo momento potrebbero risentirne, alla lunga però “si stima (che la recente accelerazione delle richieste d’asilo) dia sostegno alla crescita complessiva dell’area euro nel breve termine, attraverso l’aumento della spesa pubblica e dei consumi privati”.

Alla lunga, siamo tutti morti.