Quando si dice “genocido”. Alcuni finti profughi ospitati a spese nostre in Alto Adige sono stati abbigliati da tirolesi per il calnedario 2016 realizzato nell’ambito del demenziale progetto “In fuga” del liceo artistico di lingua tedesca di Merano Gymme. I ragazzi si ‘istruiscono’ da giovani. Poi vanno in piazza a Colonia, e comprendono la differenza tra propaganda e realtà.
L’obiettivo è evidente dalle foto: promuovere il meticciamento e la scomparsa dei dei popoli europei. Non è un caso l’accoppiamento visivo che deve ‘allenare’ l’occhio e il cervello dei più giovani: eliminazione dell’uomo bianco e nuovo ‘partner’ per le donne bianche. E se vi stuprano, non dovete osare lamentarvi, è l’integrazione.
Responsabili di questo scempio il fotografo Georg Hofer e da Elisabeth Hoelzl.