Un grande attore, Barack Hussein Obama. Un personaggio dall’ego smisurato, che nell’annunciare il folle piano di restringere il diritto degli americani a possedere armi, in aperto contrasto con la costituzione, la volontà dei cittadini e Stati come il Texas, ha nominato se stesso 76 volte. Qualcosa che uno psichiatra ha già definito disordine narcisistico della personalità.

Non potevano mancare le lacrime di ordinanza, di chi si autocommuove parlando di sé. Lacrime che il commentatore politico Drudge ha subito definito in un gioco di parole ‘tears for fears’, lacrime di paura. Perché non sarà semplice imporre a 200 milioni di americani armati di ‘deporre’ le armi, che intanto, in questi giorni, toccano un nuovo massimo nelle vendite: per difendersi dagli stragisti islamici di San Bernardino.