Dio ha portato scompiglio nell’esercito nemico, islamici si scannano tra loro

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Quello che sta avvenendo nell’Islam, con l’estendersi di una guerra di religione sempre latente tra sunniti e sciiti non può che lasciarci spettatori di uno spettacolo godibile. Con una simpatia per lo sciismo, non fosse altro perché innestato su una cultura millenaria a noi più vicina, quale quella persiana, che speriamo torni, un giorno, alle proprie radici indoeuropee dello zoroastrismo.

E per l’ipocrisia dell’Occidente. Che si scaglia contro Assad perché combatte gli estremisti islamici creati dai sunniti arabi, e poi, invece, non muove un dito quando i sauditi sunniti scannano dissidenti:

“Gli Stati Uniti sono preoccupati – afferma un portavoce del Dipartimento di Stato – La vicenda puo’ esacerbare le tensioni settarie nella regione mediorientale. Per questo gli Usa fanno appello a tutti i leader dell’area perche’ raddoppino gli sforzi per un allentamento di queste tensioni”.

Ipocriti.

Oggi, intanto, la Guida Suprema iraniana ha invocato la punizione divina per l’Arabia Saudita: “Senza dubbio l’illegittimo spargimento di sangue di questo martire innocente avrà un effetto rapido e la vendetta divina si abbatterà sui politici sauditi”: lo ha detto la Guida suprema iraniana Ali Khamenei commentando l’esecuzione dell’imam sciita Nimr al-Nimr da parte di Riad, si legge sul sito web della Guida della Repubblica islamica e successore di Khomeini, Khamenei.

IERI


Assaltata l’ambasciata dell’Arabia saudita a Teheran: diversi giornalisti iraniani hanno pubblicato su twitter foto e filmati in cui si vedono bombe incendiare lanciate contro l’edificio, in fiamme. I manifestanti sarebbero penetrati nella sede diplomatica e la stanno saccheggiando.

In precedenza, i manifestanti avevano bruciato a Mashhad, città religiosa nella zona nord-orientale del Paese, il consolato saudita.

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Manifestanti hanno protestato violentemente in Iran contro l’esecuzione da parte dell’Arabia Saudita dell’imam sciita Nimr al-Nimr. A Mashhad, città religiosa nella zona nord-orientale del Paese, i manifestanti hanno dato fuoco al consolato saudita. I manifestanti si sono riuniti davanti alla sede diplomatica e hanno scandito slogan contro le autorità dello Stato arabo. Poi la protesta è diventata violenta.

“L’Arabia Saudita pagherà a caro prezzo l’esecuzione del leader sciita Nimr al-Nimr”. E’ quanto aveva affermato il ministero degli esteri iraniano poche ore prima.

Studenti delle scuole coraniche sono scesi in piazza nella città di Qom, con le foto del dissidente sciita ucciso. Lo riferisce l’agenzia iraniana Mehr. Domani gli studenti universitari e delle scuole coraniche scenderanno in piazza a Teheran per marciare verso l’ambasciata saudita. I religiosi in tutto il Paese hanno condannato l’esecuzione ed hanno annunciato la sospensione dei corsi domani.

Gli sciiti vivono molto bene la parte della vittima, lo sciismo nasce proprio dal martirio del loro imam.

Noi ci godiamo lo spettacolo di questa guerra tutta islamica.