George Soros non sa scrivere. Ma ha guadagnato così tanti soldi distruggendo la vita di milioni di persone, da indurre i direttori di giornali a credere il contrario e ospitare i suoi editoriali.

L’ultima sua fatica – per i lettori – è un editoriale anti-Trump nel quale afferma che gli Stati Uniti non potranno combattere efficacemente il terrorismo se sarà eletto.

Una sorta di minaccia, vista la fonte: attenti, se lo elegge vi colpiamo.

George Soros invita gli elettori a “resistere al canto delle sirene del calibro di Donald Trump e Ted Cruz”, due candidati anti-immigrazione.

Soros, miliardario, donatore democratico, spacciatore di idiozie e propaganda con la sua Open Society e fondatore del Soros Fund Management LLC, ha scritto un editoriale sul Guardian dal titolo “I terroristi e demagoghi vogliono che siamo spaventati. Non dobbiamo cedere. ”

Nell’articolo, Soros sostiene che gruppi estremisti come lo Stato islamico e Al Qaeda sperano di creare un forte sentimento anti-islamico in tutto il mondo in modo che i musulmani non vedono altra scelta se non di essere coinvolti con il terrorismo. Bizzarro. Quando puntano all’invasione attraverso l’immigrazione.

E no, non siamo contro Soros perché Ebreo, ma siamo contro Soros perché è un globalista.