Premier danese contro Convenzione Rifugiati: “Non ha più senso”

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La crisi dei sedicenti profughi ha messo in luce l’ormai totale inadeguatezza della Convenzione sui rifugiati che dovrebbe essere rivista. Lo ha dichiarato il premier danese Lars Løkke Rasmussen in un’intervista al canale TV2.

Secondo lui, occorre “chiarire le regole del gioco”, perché la Convenzione nella sua forma attuale non è adatta al mondo globalizzato moderno.

La Convenzione dà una definizione di “rifugiato” e stabilisce i principi per cui viene concesso lo status di rifugiato. Parte dei diritti dei rifugiati è uguale a quelli dei cittadini dei Paesi ospitanti (superiori ndr).

 

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Nel 1951, quando la Convenzione è stata adottata, la Danimarca è stato il primo Paese firmatario. Anche l’Italia ha firmato, ma era tempi totalmente differenti, quando il profugo era il dissidente sovietico, non il terrorista islamico.

“Serve sollevare questo tipo di discussione. Se uno è stato in Turchia per 2 o 3 anni, lontano dalla guerra, perchè deve venire in Europa e chiedere asilo qui? Le norme di oggi lo permettono” — ha dichiarato il premier.

La cosa più importante, secondo il primo ministro danese è avere la comprensione reciproca in Europa per sviluppare un approccio comune al problema.

“La Danimarca non può agire da sola, anche gli altri devono dare il proprio contributo. Non è possibile introdurre un sistema per l’espulsione di persone senza il coordinamento con gli altri Paesi europei”.

In realtà è possibilissimo: basta ritirare la firma. Ma ammantano tutto come ‘impossibile’ perché devono esser tutti d’accordo: falso.