Pontedera: profughi assunti al posto di lavoratori locali

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L’Unione dei Comuni sigla una marchetta con le solite realtà ‘associative’ per il business dei profughi. Sostituiranno gli italiani in alcuni lavori

PONTEDERA — C’è il solito odioso business PD dietro l’accordo siglato fra l’Unione dei Comuni e alcune delle solite realtà associative, per favorire il business dei profughi.

“Si tratta di persone recepite dalle prefetture in seguito all’operazione Triton” spiega il presidente dell’Unione Corrado Guidi.

“Svolgeranno lavori socialmente utili a titolo gratuito, aderendo cioè volontariamente al progetto”. Bugia. Verranno mantenuti dai contribuenti e percepiranno la paghetta quotidiana, e in cambio lavoreranno (si fa per dire) al posto di cittadini locali.

Un bel business, visto che i privati interessati non dovranno pagare alcun stipendio, come invece dovrebbero fare con lavoratori italiani.

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Guidi: “Personalmente, credo che l’ospitalità sia una cosa dovuta, specie nel caso in cui l’ospite stia fuggendo da situazioni di grave pericolo”.

I soggetti che hanno firmato la convenzione sono sempre i soliti: cooperative Arnera e Il Cammino, la Misericordia che in Toscana la fa da padrone, la Pubblica Assistenza, la solita Arci che tra slot machine e profughi fa affari d’oro, Auser e altre associazioni minori.

Il target dell’iniziativa, che durerà un anno, sono 30 persone, ospitate in strutture private nei Comuni di Capannoli Ponsacco, Calcinaia, Palaia, Bientina, Casciana Terme-Lari, Buti, Terricciola, Peccioli e Pontedera.

“In Sicilia c’è la Mafia, in Toscana il Pd”, ha detto un cittadino locale.

Non vi fate fregare dagli articoli civetta. Quando leggete di ‘profughi che lavorano gratis per lavori socialmente utili’, si tratta di lavori sottratti a disoccupati italiani. Punto. Tutto il resto sono bufale.