Trieste: profughi scatenati, è ondata di aggressioni e molestie

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La situazione dei sedicenti profughi a Trieste è totalmente fuori controllo. Non solo costano milioni di euro dei contribuenti: ma aggrediscono, molestano e accoltellano.

A lanciare un ulteriore segnale di allarme non è un neonazi, ma il procuratore capo Carlo Mastelloni, che avverte della grave situazione della Stazione Centrale e Silos: servono più controlli. Come insegna l’accoltellamento di due giorni fa ai da parte di un profugo afghano.

Ma oltre a più controlli, servirebbero meno profughi.

Le segnalazioni di aggressioni con vittime triestini e aggressori i profughi sono molte, tutte in pochi giorni, giunte alle redazioni dei giornali locali o pubblicate sui gruppi Facebook come “Te son de Trieste se”.

Il caso più ‘famoso’ è il pestaggio da parte di un gruppo di sette profughi ai danni di Manuel Pozzecco in piazza della Libertà e su cui sta indagando la Digos.

Di certo poi c’è il disagio (e a volte la paura) che i condomini provano quando nel loro stabile l’Ics affitta degli appartamenti per collocarci un gruppo di richiedenti asilo.

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Il caso è stato illustrato ieri da una telespettatrice di Telequattro che ha denunciato la situazione di via Boccaccio: «Un continuo andirivieni, sporcizia e scarpe usate per le scale, festini e rumori in casa e nel giardino condominiale anche di notte: abbiamo deciso di vendere perché abbiamo anche paura per nostra figlia 20enne».

Il sindaco Cosolini organizza aperitivi multietnici.

Sempre a Telequattro è stata portata alla ribalta la questione dell’aria irrespirabile nei pressi del Silos (quindi dietro la Stazione centrale) a causa dei falò che i profughi accendono e che generano fumo tossico alla diossina.

Alla redazione di Triesteprima, invece, la segnalazione di una presnta molestia sessuale che un ragazzo ha ricevuto nei pressi della stazione da uno dei profughi che gli si è avvicinato e fatto delle avance.

Lo stesso per altre due denuncie via Facebook: «Torno ora a casa con il mio cane Ray (dogo argentino). Due stranieri mi hanno importunato con strafottenza a mio avviso chiedendomi il cane… Al mio ignoro, proseguendo dritto, i due mi inseguivano e uno dei due giocava con un coltellino a farfalla. Cerco la mediazione dialogando in modo pacifista, (loro sempre strafotenti) giungendo cosí davanti all’ingresso di un locale all’angolo dove fuori c’erano persone, i due accarezzano il cane è se ne vanno. Ma… questa xe diventata largo Bariera!!! Che schifo…».

La seconda denuncia Facebook, che poi è stata sporta anche alla caserma dei Carabinieri, è di un automobilista che ha visto uno dei profughi lanciarsi contro la propria auto come per farsi investire in via Donota; poi quando lui è sceso per verificare le condizioni del ragazzo, questo è corso verso l’auto cercando di rubarla, non riuscendo nel suo intento poichè la ragazza in auto aveva chiuso le portiere. C’è stato poi un tentativo di aggressione – dichiara l’utente Facebook – e le minacce, fino a quando il richiedente asilo ha desistito e se n’è andato.

Triestini, ribellatevi.




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