Nasce la compagnia aerea halal: in Malesia, bene

Vox
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“Niente alcool, hostess con lo hijab e serviti solo gli alimenti permessi dall’Islam”. Ecco le regole da rispettare in Malesia sui voli Rayani Air tra Kuala Lumpur a Langkawi. Per la prima volta una compagnia aerea lancia le rotte che seguono i principi della Sharia, la legge islamica.

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Jaafar Zamhari, amministratore delegato di Rayani Air, ha confermato che le nuove regole, che prevedono anche la preghiera prima dell’imbarco, saranno adottate su tutti i voli. Rigorosissimo il dress code: “E’ obbligatorio per il nostro personale di bordo – ha detto Zamhari – per le donne musulmane di indossare l’hijab e per i non musulmani di indossare un’uniforme decente“.
Gli aerei della Rayani Air coprono rotte turistiche e sono spesso utilizzati da passeggeri stranieri ma non è chiaro se anche i clienti non musulmani debbano rispettare i divieti imposti dalla Sharia. Sul sito si legge che la compagnia fornisce una “merenda pacchetto di benvenuto in omaggio”, tra cui una “gustosa focaccina, succo di frutta e noccioline”. Se qualcuno dovesse acquistare prima dell’imbarco alimenti non permessi dall’Islam, è possibile che gli siano sequestrati.

Che gli islamici seguano le loro tradizioni – per noi sciocche, ma ogni popolazione ha diritto ad esprimere se stessa – a casa loro, è un problema che non ci tange. Anzi, è la follia universalista yankee di espandere ovunque, nel mondo, lo stile di vita ‘mericano’ – i primi a subirne le conseguenze furono gli Stati della confederazione sudista – alla radice del caos globale.