Prefetto Milano ammette: “Stragrande maggioranza profughi non ha diritto ad Asilo”

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MILANO – La stragrande maggioranza dei migranti che ha richiesto “asilo” a Milano, non ha e non aveva alcun diritto di farlo. Sorpresa? Non per chi legge Vox.

“Nel 2015” la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale “ha audito 4.673 persone e trattato circa 5200 pratiche (vanno aggiunte quelle di rinnovo, – ndr). Si tratta spesso di cittadini che non parlano l’italiano, c’è bisogno di interpreti e mediatori culturali. Capite il tempo che si perde”. Lo ha detto il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, in occasione della firma del protocollo di collaborazione per accelerare il lavoro della commissione territoriale richiedenti asilo.

Ovviamente, tutto questo ha un costo enorme, pagato con le nostre tasse. E dà lavoro a immigrati che ‘interpretano e mediano’. E noi paghiamo.

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“Per il 2015 – ha fatto ancora i conti, il prefetto Marangoni – 2.700 pratiche degli auditi sono state rigettate. E circa un paio di centinaia di persone si sono rese irreperibili” dopo che la pratica è stata accettata. Tra gli ascoltati, “circa 2500 sono stranieri che provengono dall’Africa subsahariana, persone per le quali bisogna analizzare in maniera estremamente attenta il diritto all’asilo politico”.

No, persone per le quali la domanda andrebbe cestinata immediatamente. Chi arriva dal Senegal e simili, deve essere rispedito indietro. Ma si sa, le coop del PD non buttano via nulla. E i prefetti li nomina Renzi.

“Tra il 2014 e il 2015 – ha spiegato Marangoni – c’è stato il raddoppio delle pratiche trattate. La media delle pratiche trattate al giorno è dalle 30-32. Con uno sforzo straordinario. Iniziano alle 8 la mattina e finisco alle 9 la sera. E’ chiaro che dobbiamo fare ancora di più. E, soprattutto, stiamo studiando un potenziamento delle persone dedicate. Un terzo della commissione, formata da una decina di persone, fa solo questo, gli altri hanno altro incarichi”.

Quindi, a Milano e non solo, oltre il 60% non ha diritto d’asilo. Ma intanto rimangono in hotel, fanno ricorso a spese nostre, e il tempo passa. E non è che il restante 40 per cento avrebbe diritto, in realtà, solo il 6 per cento sono veri profughi, gli altri sono dichiarati ‘sotto protezione umanitaria’ perché il governo non sa come espellerli.