Russia Tv: “ISIS ha armi chimiche in porti Libia”

Vox
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Isis ha rubato “armi chimiche” nascoste in “alcuni depositi sotterranei segreti” nel deserto della Libia” non presidiati appropriatamente” e le ha trasferite al nord. Lungo la costa.

LIBIA

Lo sostiene Ahmed Gaddafi Al-Dam uno dei cugini del defunto rais Muammar Gheddafi in un’intervista esclusiva a Russia Tv, precisando di esserne venuto a conoscenza attraverso alcune sue fonti a Tripoli: “Ci sono stati due casi già noti di furto di agenti chimici – ha rivelato – e sono stati già usati”.

Altri li hanno in serbo per noi.

Il cugino del defunto leader libico Gheddafi ha fatto l’ennesima previsione catastrofica legata ad ISIS e all’immigrazione. Purtroppo, le ha quasi sempre ‘indovinate’.

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Ahmed al-Dam Gaddaf, in esilio, aveva già affermato tempo fa che “i militanti islamici di ISIS sono in possesso del micidiale gas nervino Sarin“, e che questo sarebbe già stato contrabbandato “in Europa sulle imbarcazioni dei cosiddetti profughi partiti dalla Libia“. E raccattati da Renzi, aggiungiamo noi.

Nei mesi scorsi, al-Dam aveva già lanciato allarmi al tempo sembrati apparentemente inverosimili e terrificanti. Il problema è che quasi tutti si sono concretizzati.

All’inizio di quest’anno ha fatto l’affermazione incredibile che ‘non meno di mezzo milione di immigrati’ sarebbero arrivati ​​in Europa via mare nel 2015. Tale cifra è stata raggiunta alla fine di settempre, con tre mesi d’anticipo.

Il Sarin o GB è un gas nervino classificato come arma chimica di distruzione di massa.

A temperatura ambiente è un liquido di aspetto da incolore a giallo-bruno ed inodore. L’intossicazione può avvenire per inalazione e attraverso contatto cutaneo. Un’adeguata concentrazione di vapori è in grado di attraversare la pelle, rendendo non sufficiente l’uso di una maschera antigas.

È letale anche in concentrazioni minime se non avviene tempestivamente la somministrazione di un antidoto, ad esempio l’atropina. Tuttavia una più efficace terapia antidotale si basa sulla somministrazione di sostanze che riattivano l’enzima “target” di tale agente tossico.