Cittadini sconfiggono la banca: centro sociale protesta, ma sono 3 contro 160

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Dopo la protesta dei cittadini correntisti, gli affaristi sono stati sconfitti, e la Cassa Rurale è stata costretta a revocare l’osceno accordo per ospitare decine di sedicenti profughi pakistani: BANCA VOLEVA OSPITARE PROFUGHI, CITTADINI-CORRENTISTI: “SE LO FATE RITIRIAMO TUTTI I SOLDI”

Insomma, una volta tanto vincono i cittadini, perdono le banche.

 

Ma ovviamente, chi aveva già l’acquolina in bocca, quelli di ‘terrorist welcome’, è andato su tutte le furie.

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E oggi, tre desperados hanno rotestato con striscioni e volantini alla Cassa Rurale dell’Alta Anaunia: sono i ‘giovani’ del Centro Sociale Bruno di Trento.

“Un bieco ricatto economico – dicono i portavoce del centro sociale – se non ci stupisce che esista una percentuale piccola di persone ignoranti e razziste anche in questa comunità, la responsabilità di aver disdetto l’accordo per l’accoglienza è del consiglio d’amministrazione della Cassa Rurale che o si è fatto contagiare dal virus dell’intolleranza oppure ha ceduto al ricatto”.

“La Cassa Rurale dovrebbe fondarsi su altri valori, visto che si vanta di essere riuscita a conservare nel suo statuto i principi etici di mutualismo e di solidarietà del movimento cooperativistico degli stessi padri fondatori, come Don Guetti”.

Chiedano un prestito per l’acquisto di neuroni.