Corsica: nasce il primo governo nazionalista

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La cerimonia era fissata per oggi, 17 dicembre, alla sede della Collettività territoriale di Corsica, imponente edificio circondato da palme e piante rare nel cuore di Ajaccio, a poche centinaia di metri dalla prefettura, che rappresenta il potere coloniale francese.

Per la prima volta dalla sua nascita nel 1982, un nazionalista, Gilles Simeoni, 48 anni, sarà eletto presidente del consiglio esecutivo della Corsica, il governo isolano.

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Con 24 eletti su 51 seggi, mentre la sinistra ne ha 12 e la destra repubblicana solo 11, i nazionalisti metteranno anche l’indipendentista Jean-Guy Talamoni alla guida dell’Assemblea di Corsica.

In prima fila il padre del nuovo capo dell’esecutivo, Edmond, eroe del nazionalismo corso, che nel 1975 ad Aleria con il fratello Max e undici amici armati di fucili di caccia occupò una cantina vinicola appartenente a un ‘pied noir’ dall’Algeria per protesta.

Perché la Francia, cacciata dall’Algeria, spostò i propri coloni in Corsica. Il difetto dei corsi rispetto agli altri paesi colonizzati? Essere bianchi. Quindi non rientranti nel concetto decadente di terzomondismo che ha devastato l’identità europea e occidentale dagli anni sessanta in poi.