Profughi violenti: ondata di rivolte in Germania

Vox
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Scoppi ripetuti di violenza e scene caotiche sono ornau all’ordine del giorno all’interno dei cosiddetti campi profughi in Germania, con risse di massa tra i diversi gruppi etnici e l’intervento ormai quotidiano della polizia su larga scala.

Inoltre, la nazionalità degli invasori in rivolta ha definitivamente dimostrato la natura del tutto falsa dei “richiedenti asilo”. Come in Italia.

Due grandi scontri sono avvenuti nei campi di invasori Amburgo lo scorso fine settimana. Il primo è cominciato quando i servizi di sicurezza hanno tentato di arrestare un eritreo che aveva aggredito il personale del campo.

Un folto gruppo di africani ha assalito le guardie di sicurezza. Dando poi il via ad una furiosa rissa tra africani e “siriani”.

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La seconda rissa questa domenica, con tale ferocia, che le guardie di sicurezza sono state costrette a ritirarsi e barricarsi all’interno di un edificio durante la rivolta durata tre ore, e poi soppressa solo dall’arrivo dei militari anti-sommossa.

Secondo un rapporto di Der Spiegel, gli invasori hanno usato spranghe, tubi in acciaio, e altre armi per attaccarsi l’un l’altro e la polizia.

Ci sono stati scontri anche a Monaco di Baviera. Nella città di Karlsfeld, appena a nord della capitale bavarese, un gruppo di invasori ha attaccato con spranghe, bastoni e pietre il personale di sicurezza dopo che era stato chiesto loro di smettere di giocare a calcio nel bel mezzo di una sala.

La cosa sconvolgente, non per noi italiani visto che qui accade lo stesso, è che gli africani dal Senegal vengano registrati come “richiedenti asilo” in Germania. Il Senegal è forse una delle nazioni più stabili dell’Africa occidentale, con non meno di 80 partiti politici, un presidente e un parlamento eletto.

Non ci sono dunque motivi politici per essere “in fuga” dal Senegal, e qualsiasi “richiedente asilo” di quella nazione è ovviamente falso.