Bandiere islamiche di Isis ed esecuzioni da parte dei miliziani dello stato islamico. E’ quello che le autorità continuano a trovare nei telefonini di centinaia di cosiddetti richiedenti asilo in Norvegia.
Richiedenti che, evidentemente, dalle guerre non fuggono, le guerre le fanno. Foto di brutali esecuzioni, amputazioni e anche di terroristi che tengono in mano le teste mozzate di vittime nei cellulari scoperti frugando nelle borse e negli zaini dei profughi.
Le autorità norvegesi hanno anche negato l’ingresso a circa cento profughi sospettati di aver preso direttamente parte ad azioni terroristiche. Trecento in Finlandia.
Sono tra noi.