Un paio di mesi fa, dopo le ondate di commenti disgustati sui social media, da parte di cittadini tedeschi infuriati, per le demenziali politiche di accoglienza del loro governo, Angela Merkel aveva chiesto a Facebook di fare di più per sopprimere le opinioni contrarie all’accoglienza sulla versione tedesca del sito.
Mark Zuckerberg non aspettava altro. Del resto fa lo stesso in altri paesi dittatoriali del mondo.
A metà del mese di settembre, il ministro della Giustizia Heiko Maas ha così convocato Richard Allan, che è responsabile Facebook per questioni politiche in Europa. Maas ha chiesto la censura di commenti e post contro l’invasione e critici dell’Islam.
Due e mezzo mesi dopo, come scrive il sito gatesofvienna.net, Facebook ha cominciato ad attuare la censura, cancellando diverse pagine anti-islamiche. Non che prima non avvenisse, ma ora ha il mandato diretto del governo tedesco.