Condannata in tribunale per avere scritto: “Islamici adorano Satana”

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Una donna di 68 anni è stata condannata a 12 mesi di servizio sociale e una multa (ipocrisia, almeno i totalitarismi che hanno preceduto quello attuale erano abbastanza virili da mettere in carcere) dopo aver scritto una lettera di tre pagine ad una scuola islamica, nella quale sosteneva che i musulmani adorano Satana.

Rose White, che è nonna, è stata per questo riconosciuta colpevole di avere inviato “una lettera indecente o gravemente offensiva”.

White ha insistito che era suo “dovere” dire ai musulmani di “adorare Gesù” e ha inviato circa 50 lettere simili ad altre organizzazioni. E non ha torto, si chiama proselitismo. Se uno crede davvero, deve cercare di salvare le anime di chi crede in falsi dei. Questo ‘cristianamente’.

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Da identitari, sappiamo invece che gli islamici sono ‘etnicamente’ non salvabili. Quindi è inutile spedire lettere. Ciò non toglie, che condannare qualcuno perché l’ha fatto è un abominio legale e intellettuale.

Rose dice di non aver fatto nulla di male. “La lettera non è offensiva. Ho solo detto la verità, e come cristiana è il mio dovere di dire loro di iniziare a adorare Gesù”.

Il giudice Duncan Birrell, però, l’ha condannata. Con tale bizzarra motivazione: “Non si è autorizzati a comportarsi in un modo che provoca danni agli altri”, ha detto. “La corte ha già stabilito aver attraversato il confine tra libertà di esprimere le vostre opinioni e danneggiare gli altri.”

Con una lettera? La Sharia è in GB.