Regione Piemonte: “Prioritario sindaci trovino lavoro ai profughi”

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È stato presentato ieri mattina a sindaci ed enti gestori dell’accoglienza dei sedicenti profughi in Piemonte il Vademecum redatto dall’assessorato all’Immigrazione della Regione. Un testo, fortemente voluto dall’assessore Monica Cerutti, che spiega come favorire l’inserimento lavorativo dei richiedenti asilo. Avete letto bene: come sostituire i lavoratori italiani con quelli raccattati da Renzi in Libia.

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“Questo Vademecum è oggi ancor più utile rispetto a quando lo abbiamo immaginato perché la strumentalizzazione e la non informazione è straripante. La Regione Piemonte combatte quotidianamente quella che rischia di diventare la dittatura della paura. Alimenta la dittatura della paura la vicina Regione Lombardia che annuncia il divieto dell’utilizzo del burqa negli ospedali e negli uffici regionali” – ha dichiarato Monica Cerutti, assessore all’Immigrazione della Regione Piemonte, in apertura dell’incontro che sarebbe piaciuto a Goebbels.

Monica Cerutti ha poi concluso il suo intervento ribadendo l’impegno che deve ancora essere messo in campo: «Dobbiamo porci un obiettivo ambizioso. Spesso lo dico: dobbiamo costruire un’accoglienza strutturale in Piemonte! Per fare questo dobbiamo combinare l’esigenza di rendere operativi entrambi i due Centri regionali di prima accoglienza (Castello di Annone e Settimo Torinese) con un sistema di accoglienza diffuso su tutto il territorio regionale attraverso progetti SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), gestiti direttamente dalle amministrazioni comunali».