Finlandia: protesta e attacchi a centri profughi dopo stupro ragazzina

Vox
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Manifestazioni di protesa in una cittadina finlandese, dopo lo stupro di una ragazzina di 14 anni da parte di un gruppo di profughi.
La violenza contro l’adolescente è accaduta nella cittadina di Kempele, mentre la ragazzina camminava verso casa.

 

Uno dei violentatori, che vive in un centro profughi, è già stato arrestato ed è in carcere in attesa processo. Da allora a centinaia sono scesi in piazza a Kempele in cortei anti-immigrazione e la città è diventata un esempio delle proteste che si stanno moltiplicano in tutto il paese. La gente pattuglia le strade cantando: “La Finlandia ai finlandesi! Chiudete il centro!”.

 

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Il primo ministro del Paese, Juha Sipilä ha offerto ai sedicenti profughi un’accoglienza calorosa, diremmo patetica, anche offrendo una delle sue case di Kemepele.

Un deputato, Oli Immonen, ha scritto su Facebook: “Sto sognando una nazione coraggiosa forte che sconfiggerà questo incubo chiamato multiculturalismo.  Noi combatteremo fino alla fine per la nostra patria e una vera nazione finlandese. . La vittoria sarà nostra”.

Nella città di Lahti, i migranti che arrivano per iniziare la loro nuova ‘vita’ sono stati accolti da manifestanti inferociti e dal consigliere comunale del partito identitario Veri Finlandesi, Janne Halunen,  che ha detto:” E ‘nell’interesse del popolo Kempele che il centro sia chiuso. Le persone veramente si sentono minacciate “. L’assessore ha aggiunto: “Lo stupro è un atto così patetico.  Agli stupratori si devono strappare le palle e poi impiccati”.

Concordiamo.