Rom muore rubando in cassonetto: figlio chiede danni

Vox
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MILANO – Due anni fa, suo padre, uno dei tanti zingari che sono entrati in Italia dopo l’ingresso della Romania in UE, morì mentre cercava di rubare dentro un cassonetto a San Donato Milanese.

Il complice, quando il cassonetto lo aveva schiacciato uccidendolo, era fuggito senza prestare aiuto né allertare i soccorsi.

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Ora, il titolare della ditta che ha prodotto i cassonetti ha ricevuto una lettera dal legale della famiglia romena, che chiede soldi per non intraprendere le vie giudiziarie. Secondo i familiari del ladro morto, infatti, la responsabilità del decesso sarebbe almeno in parte attribuibile ai cassonetti, che – come mostrato dalle indagini dei carabinieri subito dopo il tragico incidente – avevano tutti i certificati Ce e i coperchi a chiusura idraulica assolutamente regolari e funzionanti.

“La cosa incredibile – dice l’imprenditore – è che l’assicurazione sarebbe disposta a riconoscere un risarcimento per non aprire una vertenza giudiziaria. Io dico no a questa scelta, anche se economicamente non graverebbe sulla mia azienda. Possiamo essere tutti dispiaciuti per la morte di questa persona, ma non è tollerabile che si dia spazio per lucrare su un evento di questo tipo cercando di attribuire le colpe e le responsabilità in maniera impropria”.

Siamo oltre il limite del ridicolo.