Genova: operaio italiano si impicca, stesso giorno 35 africani entrano in hotel cittadino

Vox
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Genova – Ai genitori, durante una cena, aveva detto, solo qualche giorno fa: «Non ce la faccio più. Con questa crisi non riesco a trovare un lavoro. Non ci dormo la notte». E pianse.

Aveva 47 anni, faceva l’imbianchino professionista. La sua era una ditta individuale di «tinteggiatura e posa in opera di vetri».

Ma aveva un ‘difetto’ Antonio, era italiano. E domenica sera, nella sua abitazione di Quezzi, quartiere operaio di Genova, si è ucciso impiccandosi con un cavo elettrico allacciato a una trave. Deve essere l’Italia che riparte di Renzi.

È stato il padre, domenica sera poco dopo le 19, a trovare il corpo senza vita del figlio. Lo aveva invitato a cena, come faceva tutti i giorni, anche per aiutarlo a risolvere le sue difficoltà economiche. Non ha visto arrivare il figlio, che non gli rispondeva al telefono cellulare. Si è insospettito ed è andato a vedere a casa: una volta aperta la porta, ha trovato Antonio morto da alcune ore.

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È stato lo stesso padre a spiegare agli agenti il motivo per il quale il figlio ha deciso di farla finita: «Aveva dei problemi lavorativi – ha spiegato ai poliziotti – il suo impiego come imbianchino si era praticamente dimezzato. Non trovava nuovi lavori e aveva grosse difficoltà a farsi pagare tanto che la notte faceva fatica a dormire. E doveva assumere ansiolitici per prendere sonno».

Nella settimana in cui il governo regala alle banche centinaia di miliardi di euro e, poco prima che a Genova arrivassero altri 35 sedicenti profughi ( siamo ormai oltre quota 1600), un imbianchino genovese di 47 anni si suicida per mancanza di lavoro.

Se questo non è uno Stato di merda, allora che cosa è? Sia chiara, anche questo imbianchino italiano lo ha ucciso Renzi. Che parla a vanvera. Che riempie le nostre città di fancazzisti africani solo perché è in cerca di voti che non ha mai avuti.

A questo sistema dobbiamo ribellarci. Non è normale, che questo parassita dallo sguardo che fa invidia ad un mollusco sotto anestesia continui a governare senza essere mai stato eletto. E che senza essere mai stato eletto, traghetti ogni giorno migliaia di altri parassiti nelle nostre città. E non è normale che Antonio si suicidi perché ‘altri’ fanno il suo lavoro!