Profugo stupra ragazzina, poi le dà fuoco: guarda mentre muore avvolta da fiamme

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Un profugo afghano ha ucciso brutalmente un’adolescente di 17 anni, bruciandola viva, perché non voleva continuare il rapporto con lui.

La ragazzina aveva incontrato il profugo, Ramin Azimi, nei pressi del centro, e lo aveva frequentato per un mese, prima di avere compreso il suo errore ed avere cercato di porre fine alla relazione, ma Azimi esigeva che lo sposasse.

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Al rifiuto ha programmato un agguato: ha attaccato la giovane mentre era fuori a fare jogging.
Dotato di vestiti di ricambio, corda e benzina, il richiedente asilo afghano ha prima sequestrato e violentato la sua ex fidanzatina, come vendetta per averlo lasciato. Poi, ha legato la ragazza a una sedia in un capannone abbandonato, le ha versato benzina addosso e le ha dato fuoco.

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Il corpo della giovane donna è stato poi scoperto dai cani della polizia dopo che la sua scomparsa era stata denunciata alla polizia dai suoi genitori. Carbonizzato.

Il profugo afghano è stato condannato un paio di giorni fa all’ergastolo da un tribunale finlandese.