Clandestini bloccano ferrovie greche: disastro economico

Vox
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La protesta dei clandestini islamici bloccati alla frontiera tra Grecia e Macedonia sta creando forti disagi ai collegamenti ferroviari tra i due Paesi, tanto che l’azienda greca Trainose rischia di perdere grossi clienti internazionali. E’ quanto scrive oggi il quotidiano greco Ekathimerini, ricordando che molti invasori sono accampati sulle linee ferroviarie che collegano i due Paesi, per impedire il transito dei treni nell’ultima settimana.

Sono centinaia i clandestini bloccati al confine dopo che il governo di Skopje ha deciso di autorizzare il passaggio solo ai profughi che fuggono da zone di guerra, bloccando invece i clandestini, che sono la stragrande maggioranza, per lo più provenienti da Iran, Pakistan e Bangladesh. Quelli che, invece, Renzi mette in hotel.

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L’azienda Trainose conta tra i propri clienti anche grossi gruppi internazionali come Hewlett Packard, Sony e la cinese Cosco per il trasporto in Europa delle merci che arrivano al porto del Pireo. Se la protesta degli invasori non dovesse finire presto, ha sottolineato il quotidiano, le aziende saranno quindi costrette a ricorrere al trasporto su strada.

“La questione non è tanto pagare un risarcimento alle aziende, che possiamo pagare anche se la situazione non dipende da noi – ha detto l’amministratore delegato di Trainose, Thanasis Ziliaskopoulos – quello che è più importante è che è a rischio la credibilità del Paese”. Il contratto siglato con il colosso cinese Cosco è considerato strategico per il piano di Atene di rendere la Grecia un hub logistico nel Sud-Est dell’Europa. Ieri le aziende esportatrici greche hanno scritto al governo per sollecitarlo a sbloccare la situazione.

Il responsabile è Tsipras: è lui che ha traghettato migliaia di clandestini dalla Turchia fino alla Grecia continentale e poi verso il confine: lo fa da mesi.