Agnelli non vuole tifosi, vuole consumatori: e li vuole silenti

Vox
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L’Unesco in combutta con la dirigenza della Juventus (non fatene una questione di tifo), che da due anni collabora con l’organismo della famigerata ONU, vuole censurare i tifosi allo stadio.

Oggi, a Parigi, il presidente dei bianconeri, Andrea Agnello, e dell’Unesco, Irina Bokova, hanno rinnovato l’accordo e presentato uno studio condotto da due ricercatori, sulla base di un lavoro durato circa due anni – pensate in quali stronzate butta i soldi l’Onu (soldi nostri) – per combattere una sedicente discriminazioni negli stadi.

“Tocca ora alla Juventus – ha spiegato Agnello – per fare in modo che i suggerimenti del rapporto vengano acquisiti dai grandi club europei”.

E andiamo a sentire cosa dicono i due ‘ricercatori’, tal Albrecht Sonntag e David Ranc. Secondo queste due pulzelle del politicamente corretto “si deve cominciare dal linguaggio, rendendolo appropriato, e svuotare così il lessico dell’offesa, perché una tacita autocensura è ciò che occorre per cambiare la tradizionale retorica offensiva del calcio”.

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E per censurare, vogliono “sfruttare le tecnologie che permettono ormai di individuare con precisione i responsabili degli insulti discriminanti”.

“E applicare sanzioni di condanna ai servizi sociali, invece di ammende che di fatto deresponsabilizzano il razzista. I club, poi, devono rinforzare una missione educativa anche con una gestione sociale dei loro marchi, creando magari un bollino di garanzia di impegno per l’integrazione. Coinvolgendo non solo i giocatori di colore, ma anche quelli bianchi, che offrono un esempio concreto di come vivere armonicamente nella diversità”.

Parole inquietanti nella loro stupidità. Un tentativo di castrare anche i tifosi – forse l’ultimo settore della società integro dal politicamente corretto – rendendoli dei pallidi consumatori sullo stile dei bevitori di birra degli stadi americani.

La dirigenza di Agnelli ha già avuto in regalo l’area dello stadio dal Comune di Torino, grazie ai buoni uffici Fiat, ora vuole anche anestetizzare il tifo.