Paghiamo i profughi (finti) per fare teatro

Vox
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A Montemurlo (Prato), i sedicenti profughi diventano attori e mettono in scena, a spese dei contribuenti, “Una nuova Odissea”.

Debutto giovedì sera, nella sala grande di Officina Giovani. Gli attori sono i richiedenti asilo del centro di accoglienza gestito dalla Coop22 che incassa bei soldi.

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Lo spettacolo è una trasposizione moderna del capolavoro di Omero e affronta la tragedia della migrazione attraverso il Mediterraneo. “I ragazzi – dice il presunto regista Stefano Luci, che evidentemente non ha capito Omero – hanno messo insieme le loro diverse etnie, religioni, nazionalità”.

Omero, o più probabilmente gli ‘omero’, non parlavano di ‘migrazioni’, ma di conquiste. E l’Odissea non parla di un ‘profugo’, parla di un uomo che vuole tornare a casa.